28 luglio 2010

Inni di frontiera

Quindi io se mi danno delle vacanze dormo. Nel senso che le prendo, le vacanze, e mi metto a dormirci sopra. Me ne sto intafognata tra un lenzuolo e l'altro lenzuolo. L'altro lenzuolo però dopo poco si intafogna su se stesso, di lato, e io resto su un lenzuolo solo. Il piede sinistro no, lui rimane tra i due lenzuoli. Ma io e il mio piede sinistro non ci apparteniamo, siamo solo attaccati per decisione esterna. Come il partito e il democratico. Non dormo sempre. Dormo solo dalle sei della mattina alle sei del pomeriggio. Ed è una questione di gran principio, questa delle ore in cui dormire sulle vacanze. Dormo intafognata su un lenzuolo con il piede sinistro nascosto sotto l'altro lenzuolo. E se tu mi guardassi al buio e con poca attenzione penseresti che me l'hanno amputato, il piede sinistro dalla caviglia sinistra. Come il democratico dal partito. Poi capita che mentre sto dormendo io allunghi il braccio verso l'interruttore del ventilatore. Il braccio sinistro. La mia parte destra non è considerabile, quando dormo sulle vacanze. Se tu mi guardassi al buio e con poca attenzione penseresti che non ce l'ho, una parte destra. Arriveresti addirittura a credere che sono una donna a due dimensioni senza il piede sinistro. E questa potrebbe essere una cosa molto carina. Dipende tutto da come la pensi, la bidimensionalità. Accendo il ventilatore con l'indice della mano sinistra perchè fa molto caldo. Comincia a fare un rumore sordo, il rumore degli aerei quando decollano. E allora mi immagino che si stacchi dal soffitto, il ventilatore, e si metta a volare per tutta la stanza. Non un bel volo maestoso però. Un volo scalcagnato, vagamente metallico, compresso tra le mie quattro pareti. Per questo motivo schiaccio di nuovo l'interruttore, e il ventilatore si spegne. Dormo così, intafognata sulle vacanze per tantissime ore. E davvero, guardandomi al buio e con poca attenzione, ti sei convinto che io sia bidimensionale e senza un piede, con un ventilatore che vola sulla mia testa andando a sbattere contro il cassettone e la libreria.